Terapia al laser in aiuto delle persone amputate.
Theal Therapy utilizzata per diverse patologie.
L’ECO DI BERGAMO
GIOVEDÌ 17 MAGGIO 2018
GIOVEDÌ 17 MAGGIO 2018
"Il laser in aiuto delle persone che devono affrontare una difficile riabilitazione dopo l’amputazione di un arto inferiore.
Arriva da Grassobbio, dalla Mectronic, azienda leader internazionale nel campo dei laser per la riabilitazione, una nuova forma di cura che ha richiesto anni di ricerca e innovazione: si chiama Theal Therapy, (Temperature controlled high energy adjustable multimode emission laser), cioè una laser terapia a energia modulata e termocontrollata, strumento che, oltre a essere utilizzato in diversi campi, dal recupero sportivo alla reumatologia, può cambiare il futuro di chi ha subito un’amputazione.
Chi subisce questo radicale intervento, infatti, vive una condizione complessa sia dal punto psicologico sia fisico: oltre alla disabilità con cui dovrà convivere ogni giorno, l’amputato molto spesso potrà ritrovarsi a convivere anche con una cicatrice non perfettamente guarita, con un dolore al moncone, e quindi dovrà sottoporsi a cicli di riabilitazione.
Chi subisce questo radicale intervento, infatti, vive una condizione complessa sia dal punto psicologico sia fisico: oltre alla disabilità con cui dovrà convivere ogni giorno, l’amputato molto spesso potrà ritrovarsi a convivere anche con una cicatrice non perfettamente guarita, con un dolore al moncone, e quindi dovrà sottoporsi a cicli di riabilitazione.
Il brevetto internazionale Theal Therapy, permette di modulare l’energia in modo selettivo creando il mix di lunghezze d’onda e di modalità di emissione giuste che consentono di trattare la specifica situazione patologica.
«Il problema del dolore del moncone è importante perché può vanificare anche l’utilizzo delle protesi – sottolinea Roberto Casale, che la Mectronic vanta come collaboratore scientifico (è direttore scientifico di Habilita Bergamo e Zingonia ndr) – .
Le lunghezze d’onda e le modalità di emissione della Theal Therapy sono in grado di agire sia sui processi di guarigione della ferita che sul dolore del moncone».
In Italia ogni anno ci sono circa 15 mila nuove amputazioni; diversi di questi casi riguardano il piede diabetico.
L’Organizzazione mondiale della Sanità stima che nel 2026 i diabetici saranno 300 milioni, e il 15% avrà ulcere che potranno sfociare, nel 3% dei casi, in un’amputazione."
Carmen Tancredi